Mercoledì
08
Dicembre 2021
Immacolata concezione Beata Vergine Maria
Luca 1,28
Rallegrati,
piena di grazia,
il Signore
è con te.

Ascolto

Genesi 3,9-15.20

[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

dal Salmo 97

Cantate al Signore un canto nuovo, perchè ha compiuto meraviglie.

Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. Egli si è ricordato del suo amore, della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio. Acclami il Signore tutta la terra, gridate, esultate, cantate inni!

Effesini 1, 3-6.11-12

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati – secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà – a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.

Luca 1,26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Medito

La solennità dell’Immacolata Concezione della beata Vergine Maria ha origini antiche: già nell’VIII secolo veniva celebrata in Oriente, mentre in Occidente arrivò nel XII secolo e fu iscritta nel calendario romano nel 1476. Più avanti divenne un dogma di fede, per il quale Maria, fin dal primo istante della sua esistenza, cioè fin dal suo concepimento, ebbe il privilegio di essere preservata dal «peccato originale», la tendenza, che abita il nostro cuore, a rifiutare la relazione d’amore che Dio vuole intessere con ogni donna e ogni uomo.
È questo il senso della prima lettura, che vede questa relazione rotta proprio per quel gesto umano (in comune tra uomini e donne) di mettere davanti il proprio egoismo, la volontà di essere dio di se stessi, rifiutando il fatto di dipendere innanzitutto da quel Dio Creatore che per noi, al contrario, crea un giardino. Ecco che Maria rappresenta un’umanità capace invece di ristabilire questa relazione al punto da essere degna di portare in grembo il Figlio di Dio.

Non è sempre stato facile relazionarmi con Maria come Immacolata Concezione. Mi è sempre sembrata lontana dalla mia esperienza quotidiana di dubbi e di cadute, per le quali il rischio è quello di sentire dentro di me il cuore diviso, scivoloso, indurito.
Certamente il Signore sa come lavorarlo, scioglierlo, renderlo più cuore per lui e per il prossimo, ma mi sono sempre chiesta se Maria potesse mai essere, per me, un modello raggiungibile.
A rispondermi fu il mio professore di Storia della Chiesa. Chiese a ciascuno di noi se avevamo oppure no il peccato originale. Subito pensai al mio battesimo, e risposi di no. Una risposta apparentemente scontata, ma che mi mise subito in relazione con questa donna, giovinetta, che seppe rispondere di sì all’angelo nonostante le domande che albergavano nel suo cuore.

Anch’io, come lei, sono «piena di grazia» per il dono dello Spirito, anch’io sono accompagnata dalla presenza del Signore. Allora Maria non è più quell’irraggiungibile figura lontana dalla mia realtà, ma colei che mi mostra come anch’io sono chiamata ad essere, santa e immacolata di fronte a lui nella carità.

Manuela Riondato