Messaggio quotidiano - Dall'Alba al Tramonto

Messaggio quotidianoPROGETTO512021-11-23T17:32:34+01:00

In questa rubrica puoi trovare un messaggio quotidiano ispirato alle letture bibliche della liturgia del giorno.
Un attimo di ispirazione per la tua giornata.

Io sono nel Padre e il Padre è in me. Giovanni 14,10 

Conoscere, vedere, credere, essere nel Padre, compiere le opere e chiedere. Questi sono i verbi che emergono da questi pochi versetti: il programma di una vita. Quella di Gesù. Ho vissuto un weekend sulla preghiera del Padre Nostro, in particolare sulle parole «Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà», che mi riportano a questo Vangelo. 

Io sono la via, la verità e la vita. Giovanni 14,6

Gesù risponde alla domanda di Tommaso sul riconoscere la via indicando se stesso, la sua persona, identificandosi non solo nella via, ma anche in altre due realtà: la verità e la vita. Spesso come Tommaso mi chiedo: «Signore, dove vai?», perché affannato dal mio quotidiano impegnarmi nel dedicare tempo agli altri, con il servizio qui al Sermig, mi perdo dei pezzi ma di più ancora, mi perdo che ci sei tu, Gesù.

Essi partirono e predicarono dappertutto. Marco 16,20

L’invio degli Undici da parte di Cristo Risorto porta la Chiesa verso la dimensione della missionarietà. Ma in questo invio siamo coinvolti anche noi: io e te. Gesù mi chiama personalmente e ci chiama comunitariamente, ci invia e ci affida la sua stessa missione. I segni che ci accompagneranno sono gli stessi che egli ha compiuto…

Perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. Marco 10,14

Oggi, Gesù, mi chiedi di essere come un bambino, ma se penso a come sono i miei figli, le prime caratteristiche che mi vengono in mente sono che non ascoltano, fanno fatica ad accettare i compiti a loro assegnati, spesso litigano tra di loro e se non vedono soddisfatti tutti i loro desideri piangono, mettono il muso e diventano intrattabili.

Il suo comandamento è vita eterna. Giovanni 12,50 

Ciò che mi colpisce del Vangelo di oggi è l’assoluta unità tra Gesù e il Padre. Gesù non mitiga in nessun modo questa unità di intenti, di parole, di efficacia. Si presenta come quella porta attraverso cui passare per raggiungere il Padre, e nello stesso tempo il mezzo attraverso il quale possiamo essere raggiunti dal Padre.

Ve l’ho detto e non credete. Giovanni 10,25

Ancora una volta il Vangelo oggi mi porta a prendere posizione e a capire dove mi posiziono con la mia fede, se sono come i Giudei o faccio parte del gregge. Sentimentalmente è facile per me identificarmi nel gregge che segue il Pastore, come Maria a Betania mi metto ai piedi di Gesù e ascolto.

Io sono la porta delle pecore. Giovanni 10,7

Appena suona la mia sveglia e lascio il cuscino per affrontare un’altra giornata, cerco di essere fedele ad un segno di croce. È il primo pensiero del giorno – fatto ancora in dormiveglia – per donare le primizie del nuovo giorno al buon Dio e per ricordarmi che per lui vale la pena anche alzarsi. «Io sono la porta» ci confida Gesù nel Vangelo di oggi.

Nel nome di Gesù Cristo. Atti 4,10 

«Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo»: il segno di croce indica a chi apparteniamo. È un segno che a volte facciamo così spontaneamente che rischiamo di non viverlo in pienezza. Nella prima lettura di questa domenica, il nome di Gesù Cristo il Nazareno sta al centro. Il nome indica la persona, l’identità. E quando si parla del “nome di Gesù” che ha il potere di sanare e rialzare si parla della sua persona e della salvezza portata da lui.

Signore, da chi andremo? Giovanni 6,68

«Questa parola è dura!». Gesù ha appena detto che è necessario mangiare la sua carne e bere il suo sangue: queste parole, prese alla lettera, devono aver fatto inorridire i suoi ascoltatori. Forse però non si tratta soltanto di capirsi sul senso delle espressioni. Davvero la parola di Gesù è «dura», esigente, impegnativa. «Chi può ascoltarla?». Sono dubbi che a volte passano anche per la mia mente…

Chi mangia questo pane vivrà in eterno. Giovanni 6,58 

Il Vangelo di oggi mi riporta a due realtà fondamentali del mio essere cristiana. La prima, più immediata, è quella dell’eucaristia. Le parole di Gesù mi aiutano a vivere questo miracolo domenicale che mi immerge totalmente nella sua vita di risorto e che mi fa Chiesa insieme alla mia comunità.

…se non lo attira il Padre che mi ha mandato. Giovanni 6,44 

«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato». È un’affermazione forte quella che fa Gesù. Di primo acchito mi verrebbe da pensare che seguire Gesù non dipenda da me, ma da qualcun altro. Quale sarebbe allora la libertà del Vangelo? Poi però rileggo questa frase dentro al suo contesto…

Io sono il pane della vita. Giovanni 6,35

Gesù oggi non lascia scampo ai vari tentennamenti o incertezze, egli afferma con forza: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!». Gesù è questa presenza concreta e costante nella nostra vita. Tante volte mi sono chiesto anche nel mio discernimento: «Chi e per me Gesù?» e non è semplice rispondere, ma ho sperimentato che Cristo è questa presenza che non mi abbandona, che è con noi tutti i giorni fino alla fine.