ODE AL GIORNO FELICE (II)
BIZZO JENNY2024-01-11T11:27:31+01:00Che posso farci, sono felice, sono più innumerabile dell’erba nelle praterie, sento la pelle come un albero rugoso, di sotto l’acqua,
Che posso farci, sono felice, sono più innumerabile dell’erba nelle praterie, sento la pelle come un albero rugoso, di sotto l’acqua,
La Liturgia della Parola si chiude con la Preghiera universale o Preghiera dei fedeli, cioè dei battezzati, che esprimono la loro adesione a Cristo innalzando al Padre preghiere e suppliche. In essa: «Il popolo risponde in certo modo alla parola di Dio accolta con fede e, esercitando il proprio sacerdozio battesimale, offre a Dio preghiere per la salvezza di tutti» (OGMR 69).
Gesù risorto appare ai discepoli più volte. Con pazienza consola i loro cuori sfiduciati. Dopo la sua risurrezione, opera così la “risurrezione dei discepoli”. Ed essi, risollevati da Gesù, cambiano vita. Prima, tante parole e tanti esempi del Signore non erano riusciti a trasformarli.
Questa volta lasciami essere felice, non è successo nulla a nessuno non sono in nessun luogo, semplicemente sono felice nei quattro angoli del cuore, camminando, dormendo o scrivendo.
Fin dalla sua fondazione nel 1948 il Consiglio Ecumenico delle Chiese si è impegnato a promuovere il ristabilimento dell’unità non solo tra le diverse confessioni cristiane, ma anche tra il genere umano, tra tutti i popoli, sottolineando l’incompatibilità della violenza e della guerra come metodi di superamento dei conflitti e la necessità di accogliere una forma di giustizia Altra...
La morte di Gesù ha lasciato delle profonde cicatrici nei suoi seguaci perché si aspettano che l’uomo da loro seguito porti una nuova era.
Papa Francesco nell’omelia della messa celebrata nella Basilica di San Pietro nel 2022 la domenica della Divina Misericordia (che quest’anno sarà il 7 aprile) utilizza questa espressione: «tessitore di riconciliazione».
Dopo il congedo del catecumeno, l’assemblea proclama la sua fede con il Credo: un catecumeno non può proclamare una fede che sta ancora conoscendo; lo farà il Sabato Santo mattina, nei riti preparatori.
Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace. Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: «mai più la guerra!»; «con la guerra tutto è distrutto!». Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace.
Di che reggimento siete Fratelli? Parola tremante nella notte Foglia appena nata Nell’aria spasimante involontaria rivolta dell’uomo presente alla sua fragilità Fratelli
Il bene tende sempre a comunicarsi. Ogni esperienza autentica di verità e di bellezza cerca per se stessa la sua espansione, e ogni persona che viva una profonda liberazione acquisisce maggiore sensibilità davanti alle necessità degli altri. Comunicandolo, il bene attecchisce e si sviluppa.
La chiesa dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è uno dei più riusciti esempi di edilizia sacra cristiana degli ultimi anni
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