Mercoledì
29
Giugno 2022
Santi Pietro e Paolo
Matteo 16,16
Tu sei il Cristo,
il Figlio
del Dio vivente.
san Siro

Ascolto

Atti 12,1-11

In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa. Fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. Vedendo che ciò era gradito ai Giudei, fece arrestare anche Pietro. Erano quelli i giorni degli Àzzimi. Lo fece catturare e lo gettò in carcere, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua.
Mentre Pietro dunque era tenuto in carcere, dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera per lui. In quella notte, quando Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro, piantonato da due soldati e legato con due catene, stava dormendo, mentre davanti alle porte le sentinelle custodivano il carcere.
Ed ecco, gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: «Àlzati, in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani. L’angelo gli disse: «Mettiti la cintura e légati i sandali». E così fece. L’angelo disse: «Metti il mantello e seguimi!». Pietro uscì e prese a seguirlo, ma non si rendeva conto che era realtà ciò che stava succedendo per opera dell’angelo: credeva invece di avere una visione.
Essi oltrepassarono il primo posto di guardia e il secondo e arrivarono alla porta di ferro che conduce in città; la porta si aprì da sé davanti a loro. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l’angelo si allontanò da lui.
Pietro allora, rientrato in sé, disse: «Ora so veramente che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò che il popolo dei Giudei si attendeva».

dal Salmo 33

 Il Signore mi ha liberato da ogni paura.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
 
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
 
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
 
L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

2 Timoteo 4,6-8.17.18

Figlio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede.
Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.
Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l’annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui liberato dalla bocca del leone.
Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Matteo 16,13-19

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Medito

Che cosa accomuna un comune pescatore e un colto predicatore? Un uomo semplice, generoso, capace dei più grandi slanci e del più codardo tradimento, e un ebreo di Tarso, cittadino romano, membro del Sinedrio, testimone convinto del martirio di Stefano? Pietro e Paolo inizialmente non si conoscono se non per fama, il primo perseguitato insieme alla comunità di Gerusalemme, il secondo in prima fila tra i persecutori. Eppure Gesù Cristo cambia la vita a entrambi, dall’oggi al domani.

Pietro lascia tutto e segue Gesù, arriva a riconoscerlo per primo come il Cristo, cade miseramente rinnegandolo nel momento dell’arresto per poi vedersi mettere in mano il futuro della Chiesa; Paolo si sta recando a Damasco per fare strage dei cristiani e vi arriva cieco, guidato per mano, dopo una sfolgorante rivelazione da parte del Risorto. Non possono far altro, entrambi, che riconoscere la propria piccolezza e, insieme, la grandezza della missione alla quale sono chiamati. Immagino l’incontro tra i due, a Gerusalemme, il persecutore e la guida della Chiesa, due temperamenti molto diversi, eppure divenuti entrambi, insieme, colonne portanti della Chiesa nascente.

Quante volte, nel nostro essere cristiani, le opinioni diverse, per quanto in buona fede, arrivano a spaccare piuttosto che costruire? Mi consola Pietro, che riconosce di fronte a Gesù risorto la sua capacità di amare “a misura d’uomo” e non di Dio, e mi consola Paolo, che trovatosi di fronte alla verità ha riconosciuto di aver sbagliato completamente bersaglio. Ciò che importa, per entrambi, è riconoscere il Cristo e farsi suoi testimoni.

Manuela Riondato