Venerdì
25
Marzo 2022
Annunciazione del Signore
Luca 1,28.38
Il Signore
è con te…
Avvenga per me
secondo
la tua parola.

Ascolto

Isaia 7,10-14;8,10

In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto». Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi».

dal Salmo 39

Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».

«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo». 

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai. 

Non ho nascosto la tua giustizia
dentro il mio cuore,
la tua verità e la tua salvezza
ho proclamato.

Ebrei 10,4-10

Fratelli, è impossibile che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: “Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà”». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.

Luca 1,26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Medito

«Il Signore è con te». «Avvenga per me secondo la tua parola». Ci vuole l’incoscienza di una adolescente per rispondere in questo modo. Don Milani osservava che solo negli anni della giovinezza si ha la forza per donare tutto se stessi. Questo per noi è il tempo di essere genitori: ri-scopriamo il mondo attraverso la meraviglia dello sguardo dei nostri figli e perdiamo la pazienza perché, per l’ennesima notte, abbiamo dormito troppo poco; guidiamo la nostra canoa con fatica ed entusiasmo, ma perdiamo molti colpi perché il mondo è complesso e gli stimoli sono troppi. «Il Signore è con te». «Avvenga per me secondo la tua parola». .

È difficile ascoltare, attraverso il rumore di fondo, la sua parola per la nostra vita. A volte ci sentiamo come san Paolo, «tribolati da ogni parte, ma non schiacciati».  L’apostolo si riferiva alle persecuzioni, ma non è forse il cuore dell’uomo il terreno della battaglia per la salvezza? La parabola del seminatore non parla delle spine che soffocano la Parola? Ora, se ci lasciassimo soffocare dalle preoccupazioni, a che sarebbero valse tutte le catechesi ascoltate, le testimonianze, gli incontri, le adorazioni?
Avremmo ascoltato, incontrato, pregato invano?

Proprio questo brano concludeva un ritiro di inizio Avvento cinque anni fa; non sapevamo di essere in attesa e vari episodi sembravano riportarci costantemente alla famiglia ed ai bambini… ci siamo pure sentiti un poco infastiditi… abbiamo capito solo molto dopo che anche quello era un accompagnamento di Maria alla nostra vita… d’altronde ci è sempre parso non casuale che nostro figlio sia nato proprio il giorno dell’Assunta. Giorno per giorno, ci sforziamo di imparare a compiere la sua volontà con pazienza e spesso non siamo certi di fare la cosa giusta. L’angelo ci rassicura: quel «Il Signore è con te, non temere» è per tutti noi, alla sequela (ognuno faccia come può) della donna più felice e più completa che sia comparsa mai su questo pianeta: l’umile e forte ragazza di Nazareth.

Lucia Zinni e Luca Pavanello

Prego