Mercoledì
02
Marzo 2022
Le ceneri
Matteo 6,16
E quando
digiunate…

Ascolto

Gioele 2,12-18

Così dice il Signore:
«Ritornate a me con tutto il cuore,
con digiuni, con pianti e lamenti.
Laceratevi il cuore e non le vesti,
ritornate al Signore, vostro Dio,
perché egli è misericordioso e pietoso,
lento all’ira, di grande amore,
pronto a ravvedersi riguardo al male».
Chi sa che non cambi e si ravveda
e lasci dietro a sé una benedizione?
Offerta e libazione per il Signore, vostro Dio.
Suonate il corno in Sion,
proclamate un solenne digiuno,
convocate una riunione sacra.
Radunate il popolo,
indite un’assemblea solenne,
chiamate i vecchi,
riunite i fanciulli, i bambini lattanti;
esca lo sposo dalla sua camera
e la sposa dal suo talamo.
Tra il vestibolo e l’altare piangano
i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano:
«Perdona, Signore, al tuo popolo
e non esporre la tua eredità al ludibrio
e alla derisione delle genti».
Perché si dovrebbe dire fra i popoli:
«Dov’è il loro Dio?».
Il Signore si mostra geloso per la sua terra
e si muove a compassione del suo popolo.

dal Salmo 50

Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. 

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto. 

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. 

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mia labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.

2 Corinzi 5,20-6,2

Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta . Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.
Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti:
«Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso».
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!

Matteo 6,1-6.16-18

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Medito

Chissà cosa vuol dire, a 15 anni, “fare digiuno”. Me lo chiedevo spesso, anni fa, quando – io e altri educatori – lanciavamo questa proposta il Mercoledì delle Ceneri a un gruppo di adolescenti, tutti maschi, che stavamo accompagnando nella crescita. Ricordo che ci stavano e anche senza fare troppe domande. Poi, però, succedeva una cosa curiosa: quel giorno, proprio quel giorno, avevano una fame smisurata. Non era possibile organizzare niente con loro – studio, preghiera, attività… neanche la tradizionale partitella di calcio – perché tutta la loro attenzione era concentrata sulla… pancia. La fame li accecava.

Certo, a 15 anni c’è bisogno di parecchio carburante per affrontare la crescita… con tutto ciò che ne consegue. “Fare digiuno”, quindi, può essere una vera e propria punizione. Pensando, ora, a quella fame così fisica, mi chiedo se la mia fame di Dio è altrettanto intensa e totalizzante. Mi chiedo se “coltivo” questa fame, se nutro il mio anelare al Signore, se – all’inizio del tempo forte che è la Quaresima – ho il coraggio di prendermi in mano e… convertirmi. Di fare una vera e propria inversione a U. Con una sola direzione, una sola meta: Gesù Cristo morto e risorto. Pare proprio che le letture del Mercoledì delle Ceneri – che tornano uguali ogni anno – vadano in quella direzione/meta. Sono i verbi a parlarmene: «Ritornate al Signore, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore» (prima lettura); «lasciatevi
riconciliare con Dio» (seconda lettura); «il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà» (Vangelo). A inizio Quaresima abbiamo fame dell’incontro con il Signore. Di ritornare a lui, di riconciliarci con lui, di ricevere la sua ricompensa. Che è il Signore stesso…

Certo, a 15 anni c’è bisogno di parecchio carburante per fare nostri, nel quotidiano, gli “allenamenti” che Gesù stesso ci propone: elemosina, digiuno e preghiera. Li chiamo allenamenti, perché chiedono che ciascuno metta in moto braccia, gambe, testa, cuore. Sapendo bene qual è la direzione, l’unica, verso cui tendere. «Con le ali di elemosina e digiuno – scrisse sant’Agostino – la nostra preghiera vola sicura e più facilmente viene portata fino al cielo, dove Cristo nostra pace ci ha preceduto».

Patrizia Parodi