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L’anno scorso mi è stato chiesto di leggere la parte del cronista della Passione. Stasera invece la parte della folla/popolo. Per fortuna molto più breve. Mi sono preparato per leggere le frasi. Questa volta più breve, e mi sono concentrato per la corretta pronuncia. Ma nel pronunciare certe frasi “crocifissione, a morte…” mi immedesimo e mi vergogno molto… Cristo abbia misericordia, come di Pietro, anche di me traditore.
Dal Vangelo di oggi.
Vieni fuori: liberati dai segni di morte che ti porti dentro.
Vieni fuori: dà vita alla tua vita fiacca, stanca
Vieni fuori dalle tue paure che paralizzano, chiusure trappole mortali..
Lazzaro sono io, sei tu, siamo tutti. Risorgiamo… perché guardati, tirati fuori, rialzati ed amati. Tutti verbi di risurrezione, mai di morte
Annunciazione a Maria, vista con uno sguardo diverso.
DIO CHIEDE LA CARITA’
Chiedi la carità del sì di Maria, per entrare dentro nella polvere della storia.
Chiedi anche oggi la carità del mio sì (capace di rovesciare i miei piani e progetti) per realizzare il tuo sogno di “essere il Dio con noi”.
Dio ti mostri povero e mendicante del mio sì.
Ma il mio volto mostra o nasconde il Tuo Volto?
La volontà di Colui che…..mi manda. E’ il vangelo di oggi.
Gesù ti fidi della mia fragilità, entri anche dentro ai miei peccati e…..mi mandi, come tutti, tra la gente. Tu mi mandi, ma spesso “tiro il freno a mano”, non affretto certo il passo. Questo posso chiamarla stanchezza, desiderio di “me stesso” e non desiderio di Te e dell’altro. Tu ti fidi di me (anche troppo, anche se per Te non è mai “troppo” l’amarmi). La mia forza sia semplicemente sentirmi chiamato per stare con te che “mi spingi” ad andare a raccontare là per la strada. Aiutami a innamorarmi sempre più di te e compiere in me il sogno” che hai nascosto nella mia persona fragile, vaso di creta. “Stare con Te è primario”. Innamorarmi di te anche nel silenzio: poi il mandarmi, l’essere tra la gente è conseguenza.
Vuoi guarire? mi dice oggi Gesù che passa per la mia strada. Voglio guarire, ma guarire “dentro” fa male. La tua parola Signore è parola che ferisce, parola dura, domanda dura, ma parola che guarisce e libera. Fa’ o Signore che mi lasci guarire da te, dalla Tua parola, dalla tua presenza nel volto del fratello che mi è accanto…lungo la strada.
“Sto facendo un viaggio. Non voglio essere schiacciato dal tumore, ma voglio vivere questo tratto di strada in piedi”. (da un colloquio con una persona ancora giovane in ospedale in cui faccio servizio).
Oggi Simeone ed Anna riconoscono Gesù tra i normali numerosi primogeniti. Sarà ed è la luce e il sole che sorge dall’alto. Riconosciamo anche noi tante persone normali portatori di luce…”della porta accanto”. E proviamo ad esserlo un po’ anche noi!
Oggi nel Vangelo Natanaele è visto, “scovato/incontrato ” sotto l’albero di fico, io seduto ora vicino a 1 frassino/Esche che vedo dalla finestra. Non importa sotto quale albero siamo ma che Lui ci vede, ci conosce, ci chiama a seguirlo
Non è sempre facile perdonare. Non è sempre facile accogliere chi ci ha fatto, o sta facendo, un torto. Un torto grave. Chiedo al Signore la forza di trovare la luce da questo torto, o come direbbe Baymax di “Big Hero six”, la forza di trovare la forza di guardare le cose da un’altra prospettiva.
Oggi festa di tutti i Santi, domani ricordo dei cari defunti: santi della tomba accanto, ogni giorno per noi da vivere come “piccoli santi viventi della porta accanto”. Come nelle parabole: il seme caduto nei vari terreni in qualche buona terra produce il 30, il 50 o il 100 x 100. Chi ha ricevuto 5 talenti, o 3 o 2 (solo 1 cancellato, sotterrato), cerchiamo di diventare santi al 100 o 50 o al 20 x 100, senza presunzioni, invidie. Solo un certo numero (da riempire 1 o 2 calendari) diventano santi Doc. La percentuale giusta x ciascuno la conosce e valuta solo Lui! Facciamo, applichiamo, viviamo la nostra percentuale. Non sotterrato il nostro o nostri talenti. Firmato “aspirante santino”