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di dall’Alba al Tramonto.
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Mi chiamo Franco da tempo ho il mio appuntamento quotidiano con la Parola e fare in modo che essa penetri nel profondo e far sì che provochi.
Oggi Gv 15,12.
Gesù mi chiede, vuoi essere mio amico? se vuoi esserlo devi osservare i miei comandi.
Fin dall’infanzia ho creduto all’amicizia come un grande valore, infatti dopo tanti anni le amicizie maturate sono rimaste tali. L’amicizia non è unilaterale, deve essere condivisa. Gesù mi dona una amicizia immensa fatta di amore, anzi lo stesso Amore di Dio. A me basta una sola cosa per essergli amico osservare i suoi “comandi” non fatti da un padrone al suo servo, ma da un servo che ha dato tutto se stesso a noi tutti. Un Amico cosi non posso lasciarmelo scappare e non devo aver paura di quei comandi perché intrisi dell’Amore di Dio.
E allora con un Dio che è padre, Gesù nostro amico: che Vita ragazzi!!
(Per non parlare poi dello Spirito Santo!!)
Miusic “56
Sono Christelle, leggo ogni giorno Dall’alba al Tramonto per meditare ogni giorno. Oggi vi vorrei raccontare la mia esperienza: non ho avuto una vita semplice e tutt’ora ancora non lo è. Ho 20 anni vivo in Toscana, ma sono di Roma sono venuta da poco a vivere qua perché prima facevo una vita totalmente diversa. Non credevo, ero lontana da Dio, dicevo di essere atea e ero totalmente contraria a tutto ciò che riguardasse Lui, facevo la vita di strada, rubavo a volte, facevo uso di sostanze, non mi volevo bene e non apprezzavo il dono della vita. Ho rischiato la pelle tante volte e non mi rendevo conto che ciò che facevo era sbagliato e pericoloso. Mia madre morì quando avevo 16-17 anni, mio padre fu carcerato quando ne avevo 13, mia madre era una tossicodipendente e anche mio padre, mio padre si salvò mia madre no. La mia vita era tutta nera, ero cascata in depressione non avevo più niente da perdere andavo ai rave, mi sfasciavo ogni settimana. Poi un giorno andai a trovare mio padre, col quale non andavo molto d’accordo perché io ero arrogante, arrabbiata con il mondo e deridevo ogni cosa che faceva riguardante la chiesa ma piano piano mi avvicinai a piccoli passi… ma poi andai via di nuovo… delusa, pensando che nessuno mi volesse. Ma non capivo che ero io che avevo il cuore chiuso e non ero aperta a niente. Fu un tira e molla per un certo periodo. Mi allontanavo e mi riavvicinavo. Poi un giorno dopo una vacanza ad Ibiza ed essermi presa il Covid, costretta a stare da sola, le cose cambiarono. Mi svegliai una mattina, ero un’altra persona totalmente diversa, presi i bagagli e decisi di fare una sorpresa a papà. Mi sentivo come se qualcuno la notte mi avesse fatto qualcosa, con una voglia matta di cambiare vita. Ora sono qua, ho trovato casa e la sto per comprare. Ma la cosa più importante? Ho sentito una chiamata una chiamata da Dio… la sentii anche tempo fa ma gli girai le spalle non ascoltando… Lui mi chiama ogni giorno perché mi vuole accanto… sarà banale se dico che ciò che mi ha salvata è stato Lui, mi ha salvata dalla vita che facevo mi ha fatto capire e vedere il mondo con occhi diversi oggi apprezzo il dono della vita .. oggi affronto le mie paure con Lui con altri occhi.. vado in chiesa quasi ogni giorno.. e mi dimostra sempre che Lui c’è per me… e, un’altra cosa importante, con Lui ho imparato che nessuno qui al mondo è solo o abbandonato. Non mi sento più sola da quando c’è lui con me. Non c’è una mattina che non leggo il Vangelo, se non vado a messa sto male sento il bisogno di andarci perché è l’unico posto dove mi sento sollevata dove mi sento bene e sopratutto dove mi sento accolta con tutto l’amore del mondo quando prima non sono mai stata accolta così da nessuna parte. Grazie Gesù ! Per ogni cosa che mi doni oggi! Perché ogni cosa che desidero me la dai! Grazie perché non mi abbandoni mai. Sto sconfiggendo le mie paure, vado d’accordo con le persone che amo, non ho più quella rabbia dentro che mi faceva stare male, quel rancore, oggi vivo la mia vita diversamente. Ho capito che se gli avessi aperto il mio cuore prima tante cose non sarebbero successe. Condivo questo perché Lui ha fatto un miracolo con me, siamo 7 miliardi di persone ma Lui c’è per ognuno di noi. Sono una persona molto timida e non riesco a parlare di questo davanti alle persone, ma vi chiedo di poterlo condividere per me. Condividete questo perché so che potrà aiutare qualcuno!
Ho 26 anni, sono una studentessa di Architettura, mi mancano pochi esami per finire. Da piccola i miei genitori mi facevano frequentare la parrocchia e i gruppi dell’Azione Cattolica, andavo a messa insieme a loro ogni domenica. Poi al liceo mi sono allontanata dalla parrocchia e anche la mia fede ne ha risentito, si è affievolita. Mi sono dedicata allo studio, allo sport, agli amici, ma non riuscivo più a trovare quella spinta spirituale per partecipare alla vita della mia comunità parrocchiale e per andare a messa. Da poco ho cominciato un cammino di fede insieme ad altri giovani nella città in cui studio che mi ha portato a riscoprire il Signore. Riconosco nella mia vita i tanti doni che ho ricevuto e la bellezza che c’è nelle piccole cose, nella quotidianità. Il mio cammino è ancora lungo, ma sento di essere sulla strada giusta.
Prego per chi in questi giorni non ha voce, per i bambini, le donne in fuga dall’orrore della guerra. Prego per chi non ha il coraggio di chiedere, ma ha la forza di lasciarsi alle spalle la propria vita, la propria casa, gli affetti, le cose care. Prego per chi guarda il cielo e non riesce a vedere le stelle, ma solo buio e distruzione. Prego per i popoli in guerra.
Prego per la pace in Ucraina: sostieni Signore Gesù i giovani, mantieni viva in loro la speranza di poter costruire un mondo fatto di dialogo, collaborazione fra i popoli, condivisione. Aiutaci, in questo tempo così difficile, a dimostrare loro con la preghiera la nostra vicinanza.
Preghiamo perché tutte le persone che subiscono violenze e discriminazioni trovino il riconoscimento dei propri diritti e della dignità.
I miei nipotini, di 10 e 14 anni, in questi giorni spesso parlano della guerra in Ucraina. Il più grande mi ha chiesto: nonna è possibile raggiungere una convivenza pacifica tra i popoli? La pace è uno degli obiettivi degli uomini di fede di tutti i tempi. Ma riusciremo a raggiungere un giorno la convivenza pacifica di tutti i popoli? Faccio mie allora le parole del nostro Santo Padre e cerco di trasferirle nel cuore dei miei nipotini affinché siano proprio loro degli “artigiani” della pace: “in ogni epoca, la pace è insieme dono dall’alto e frutto di un impegno condiviso. C’è, infatti, una ‘architettura’ della pace, dove intervengono le diverse istituzioni della società, e c’è un ‘artigianato’ della pace che coinvolge ognuno di noi in prima persona. Tutti possono collaborare a edificare un mondo più pacifico: a partire dal proprio cuore e dalle relazioni in famiglia, nella società e con l’ambiente, fino ai rapporti fra i popoli e fra gli Stati“.
Cos’è l’amicizia? L’altro giorno a scuola ho proposto questo tema ai miei studenti di terza superiore. Un liceo linguistico. Siamo partiti da questo breve verso di Khalil Gibran: Amicizia è il vostro campo che seminate con amore e mietete con più riconoscenza. E così accanto alla parola amicizia i ragazzi hanno messo le parole impegno, volontà, sacrificio. E poi onestà, fedeltà, fiducia. E anche divertimento, svago, interessi comuni. Niente male! Io a fine lezione ho lanciato una piccola provocazione: e la vostra amicizia con Dio? Com’è? Lo sentite amico?
Grazie Signore per la vita che mi hai donato, per l’amore e il sorriso dei miei figli, per la cura e la saggezza di miei genitori che sono nonni pazienti e sempre pronti all’abbraccio. Grazie per gli amici che mi circondano con i quali posso condividere valori e tratti di strada.
Aiutami, o Signore, a non essere insofferente, a prestare ascolto al mio prossimo e porgere la mano al fratello che mi chiede aiuto. Illumina il mio cammino e donami la forza per andare oltre il mio piccolo orticello e volgere lo sguardo verso chi è meno fortunato.