LA CURA DEL TEMPO (II)
BIZZO JENNY2024-04-22T14:58:01+02:00Colgo l'attimo, forse l'ultimo E mi lascio andare al mondo Incantesimo, puro e magico Affidarsi all'infinito Io non tremo, no, non tremo Se mi resti ancora accanto
Colgo l'attimo, forse l'ultimo E mi lascio andare al mondo Incantesimo, puro e magico Affidarsi all'infinito Io non tremo, no, non tremo Se mi resti ancora accanto
Di gente che corre e ha paura Che possa arrivare in questo momento La fine del mondo E il mondo dovrebbe accettare Nel giro di questa mezz'ora che sta per passare
Riprendiamo il racconto evangelico dei Pellegrini di Emmaus contemplando l’opera dell’artista francese Arcabas. I discepoli sono a tavola con il misterioso compagno di viaggio quando accade qualcosa di inaspettato: «Si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista.
Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me che sono mite e umile di cuore e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero.
È buio perché ti stai sforzando troppo. Con leggerezza, bimba, con leggerezza. Impara a fare ogni cosa con leggerezza.
Nel racconto pittorico del ciclo dei Pellegrini di Emmaus, l’artista Arcabas inserisce due ‘pause’ in cui abbandona lo stile figurativo per adottare un linguaggio più astratto e in questo modo condurre il nostro sguardo nell’interiorità dei personaggi. Tra il primo e il terzo riquadro, abbiamo visto la mente dei discepoli aprirsi per accogliere l’insegnamento di Gesù.
Aiutami ad essere una presenza sicura, a cui ci si può rivolgere quando lo si desidera; ad offrire un’amicizia riposante, ad irradiare una pace gioiosa, la tua pace, o Signore.
Gesù risorto appare ai discepoli più volte. Con pazienza consola i loro cuori sfiduciati. Dopo la sua risurrezione, opera così la “risurrezione dei discepoli”. Ed essi, risollevati da Gesù, cambiano vita. Prima, tante parole e tanti esempi del Signore non erano riusciti a trasformarli.
Nel Messale è scritto: «L’accolito è istituito per il servizio all’altare e per aiutare il sacerdote e il diacono. A lui spetta in modo particolare preparare l’altare e i vasi sacri e, se necessario, distribuire ai fedeli l’Eucaristia come ministro straordinario. Nel ministero dell’altare, l’accolito ha compiti propri che egli stesso deve esercitare» (n 94).
Ogni 1º settembre le chiese di tutto il mondo celebrano la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato. La Giornata è stata istituita a partire da un messaggio del patriarca ecumenico Dimitrios I nel 1989 in occasione dell’inizio dell’anno secondo il calendario ortodosso; messaggio nel quale sottolineò la necessità di un impegno da parte della chiesa per la salvaguardia del Creato.
L’acqua è un elemento che ricorre spesso nel panorama biblico, la sete e il venire dissetati torna spesso nei brani della Scrittura. Basti pensare al Salmo 62 («Ha sete di te l’anima mia»), o a Gesù sulla croce che implora di venire dissetato in Giovanni 19,28
La speranza è difficile da definire, perché è qualcosa che si allunga al di là del nostro orizzonte e non è nelle nostre mani. Per quanto possiamo “sperare”, ciò non cambierà il presente, non così come esso agisce intorno a noi.
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