Venerdì
30
Dicembre 2022
Sacra Famiglia
Matteo 2,14
Egli si alzò.
san Felice I

Ascolto

Siracide 3,3-7.14-17a (NV)

Il Signore ha glorificato il padre al di sopra dei figli
e ha stabilito il diritto della madre sulla prole.
Chi onora il padre espìa i peccati e li eviterà
e la sua preghiera quotidiana sarà esaudita.
Chi onora sua madre è come chi accumula tesori.
Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli
e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera.
Chi glorifica il padre vivrà a lungo,
chi obbedisce al Signore darà consolazione alla madre.
Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia,
non contristarlo durante la sua vita.
Sii indulgente, anche se perde il senno,
e non disprezzarlo, mentre tu sei nel pieno vigore.
L’opera buona verso il padre non sarà dimenticata,
otterrà il perdono dei peccati, rinnoverà la tua casa.

dal Salmo 127

Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie.

Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.

Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!

Colossesi 3,12-21

Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro.
Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!
La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come conviene nel Signore. Voi, mariti, amate le vostre mogli e non trattatele con durezza. Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino.

Matteo 2,13-15.19-23

I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino».
Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

Medito

Ho sempre fatto a pugni con simili vangeli perché, nonostante siano trascorsi 29 anni dalla morte del mio papà, la sua memoria è ancora viva in me e, a modo suo, è presente nella mia vita. Ascoltare questo momento fondamentale di Giuseppe mi fa pensare a quante cose avrei vissuto con il mio papà in questi anni e a quanto avrebbe fatto per la mia crescita e la mia realizzazione. Eppure ho la certezza che lui c’è stato in tutti i passaggi significativi della mia vita, nelle scelte, nei momenti incerti, in quelli di gioia. Proprio come Giuseppe che più di una volta non ha dubitato, ha dato ascolto alle indicazioni ricevute in sogno e si è fidato per compiere il disegno che Dio aveva a cuore per loro. Parlano di famiglia anche il susseguirsi di atteggiamenti che leggiamo nel Siracide e i sentimenti belli, liberi e profondi che Paolo suggerisce ai Colossesi.

Ecco allora che anch’io mi sento parte di una storia sacra posta nelle mani di Dio, di vicende che hanno segnato la mia famiglia, che ho sempre considerato “speciale” perché unita tra cielo e terra. E se posso aver vissuto attimi di incomprensione, perché il mio papà non era vivo accanto a me, ho imparato, giorno dopo giorno, che c’è un Padre, infinitamente buono e misericordioso, che per me si alza sempre e ha cura di ogni mio passo. Sono certa che il mio papà è nel posto speciale dei “papà” in cielo e molte volte lo invoco come protettore dei padri che incontro nel mio cammino, di quelle famiglie che stanno vivendo un momento difficile o di sofferenza.

Far fatica ad accogliere un Vangelo come quello di oggi, mi aiuta a starci ancora più dentro, a far risuonare in me quei versetti “caldi” che mi rasserenano e danno speranza, proprio per comprendere che non sono sola, abbandonata, ma portata in braccio nei luoghi della mia storia, da un Padre che ha a cuore il mio papà e che continuamente si compie nel mio quotidiano. Mettiamoci in ascolto della Parola e ci ritroveremo ad alzarci, a metterci in movimento verso luoghi sicuri.

Silvia Sandon