Editoriale | Ottobre 2025

La responsabilità della verità

Ogni volta che ci approcciamo a una notizia, la domanda che spesso ci facciamo riguarda la credibilità o meno di tale notizia. Siamo immersi in annunci, scoop, opinioni che tendono a distorcere la realtà dei fatti per piegarla a proprio favore. Come si può distinguere ciò che è vero da ciò che non lo è? Oggi più che mai ci è chiesta la fatica della ricerca: controllare le fonti, andare al cuore delle informazioni, confrontare più versioni. In pratica, la verità è nostra responsabilità.
Ci sono testimonianze, però, che vanno oltre questa responsabilità. C’è un annuncio che ancora oggi risuona, dopo duemila anni, per raggiungere gli angoli più nascosti della Terra. Per quanto si possa agganciare alle fonti storiche, non è questo che gli dà credito, quanto piuttosto la sua capacità di entrare nella vita di ciascuno e farla risplendere nell’incontro con il Dio che salva. La sua verità non è responsabilità nostra, ma è data dalla fedeltà di Colui che è la fonte stessa della vita. Gesù è quella «via, la verità e la vita» (Giovanni 14,6) che si presenta a noi gratuitamente, senza secondi fini, con l’unica volontà di incontrarci e farci godere del suo amore misericordioso. Testimone, allora, è chi lascia che questo annuncio trasformi la propria esistenza e se ne fa portatore gratuito per tutti i cercatori di verità.  

Manuela Riondato