Editoriale | Aprile 2022
L’Open Space della risurrezione
In questi anni siamo un po’ sommersi dagli anglicismi, dalla presenza nel parlare quotidiano di vocaboli inglesi. Ogni epoca storica, infatti, presenta tendenze diverse. Ad esempio, all’inizio del Novecento erano frequenti i francesismi.
Open Space è una parola inglese che significa spazio aperto. Il suono è suggestivo e le connotazioni architettoniche, tipiche della progettazione di interni, rendono tale termine molto intrigante. Open Space è un concetto che abbraccia molte dimensioni, dal design all’interiorità. La funzione di un Open Space è quella di creare un’atmosfera di accoglienza, di ospitalità. Si tratta di un “effetto” della gestione degli spazi fisici ma, allo stesso tempo, dell’arte della preghiera.
In questo mese celebriamo il Triduo Pasquale e la luce della Pasqua illuminerà i nostri giorni fino a Pentecoste. Molte raffigurazioni della risurrezione ci presentano il segno del sepolcro aperto. Per noi è impossibile racchiudere in una rappresentazione la risurrezione poiché essa è un «fatto» avvenuto nella storia ma che va oltre la storia. Insomma, Cristo Risorto è un po’ come un Open Space: dono di ospitalità, apertura offerta a tutti, vicinanza nello Spirito a ogni cuore umano.
Don Giulio Osto
Archivio
Editoriale
TUTTISettembre 2024
Agosto 2024
Luglio 2024
Giugno 2024
Maggio 2024
Aprile 2024
Marzo 2024
Febbraio 2024
Gennaio 2024
Dicembre 2023
Novembre 2023
Ottobre 2023
Settembre 2023
Agosto 2023
Luglio 2023
Giugno 2023
Maggio 2023
Aprile 2023
Marzo 2023
Febbraio 2023
Gennaio 2023
Dicembre 2022
Novembre 2022
Ottobre 2022
Settembre 2022
Agosto 2022
Luglio 2022
Giugno 2022
Maggio 2022
Aprile 2022
Marzo 2022
Febbraio 2022
Gennaio 2022
Dicembre 2021