Le parole della liturgia | Marzo 2026

Le intercessioni nella Preghiera eucaristica

Le intercessioni ci mostrano che: «LʼEucaristia viene celebrata in comunione con tutta la Chiesa, sia celeste che terrena, e che lʼofferta è fatta per essa e per tutti i suoi membri, vivi e defunti, i quali sono stati chiamati a partecipare alla redenzione e alla salvezza ottenuta per mezzo del Corpo e del Sangue di Cristo» (PNMR 79/g).
La grande preghiera eucaristica non può portare soltanto alla lode e al ringraziamento, ma conduce anche allʼintercessione. Queste preghiere presentano al Padre la Chiesa universale, cioè gli Angeli, i Santi, i defunti e i vivi, nel momento in cui essa è coinvolta nella celebrazione del sacrificio eucaristico e da essa trae frutto.
«Ricordati, Padre, della tua Chiesa, diffusa su tutta la terra… Ricordati dei nostri fratelli, che si sono addormentati nella speranza della risurrezione, e di tutti i defunti…». Tutti sono chiamati a partecipare alla redenzione e alla salvezza per mezzo del corpo e del sangue di Gesù Cristo, alla potenza dellʼeucaristia.
Queste intercessioni non sono un duplicato della preghiera universale, hanno invece un altro valore. Dopo aver chiesto che grazie alla comunione sacramentale si crei in noi la comunione ecclesiale, questa comunione si allarga alla Chiesa nel mondo, alla Chiesa celeste degli Angeli, dei Santi e infine alla Chiesa dei nostri defunti. Davanti allʼeucaristia noi preghiamo per tutti: quando qualcuno ci chiede di pregare per lui, questo è il momento per presentare a Dio questa preghiera.
È importante che teniamo presente che ogni celebrazione eucaristica ha sempre valore di suffragio; i nostri defunti li incontriamo in due momenti: quando cantiamo il Sanctus ed essi cantano con noi, e quando li ricordiamo nella preghiera eucaristica, facciamo la comunione per loro e chiediamo perdono per le loro colpe.
Elide Siviero