Editoriale | Marzo 2023

Domenica Lunatica

La Pasqua non cade in una data fissa, ma sempre di domenica. Si tratta però dell’unica festività mobile, che determina tutte le altre, ed è legata al calendario lunare, invece che a quello solare. La domenica di Pasqua, infatti, è variabile, alta o bassa, come si dice, a seconda della prima luna piena di primavera. La Pasqua, e quindi la Quaresima che la precede, sono due esperienze lunatiche. Essere lunatici è avvertito come qualcosa di negativo perché indica variabilità, incostanza, poca stabilità. Per giustificare sbalzi di umore, reazioni poco gradevoli e altro diciamo: «Sai, è una persona lunatica». I ritmi lunari, infatti, sono sommersi, sono dietro le quinte e hanno a che fare con dimensioni molto visibili, come le maree, e con altre molto intime, come il ciclo femminile. Essere lunatici significa dipendere da qualcosa che è al di fuori di noi, come la luna dal sole. La luna è sempre relativa al sole, non è una stella che brilla di luce propria, ma solo di riflesso. 

Quaresima e Pasqua ci ricordano che almeno nella fede è necessario essere lunatici perché il nostro credere è legato al sole del Risorto che è vivo e quindi cangiante, sempre in movimento. Se non fossimo lunatici nella fede significherebbe che facciamo riferimento solo a noi stessi, con l’illusione di essere delle stelle, anziché delle lune. Buona quaresima lunatica.

Don Giulio Osto