Editoriale | Novembre 2022
Dentro a un’attesa universale
Al termine di un anno si è soliti fare bilanci di quanto si è vissuto e guardare con sguardo fiducioso verso il futuro. Manca ancora un po’ di tempo alla fine del 2022, ma in questo mese si giunge al termine di un anno liturgico, che per la Chiesa inizia la prima domenica di Avvento e termina con la festa di Cristo Re dell’universo e la relativa settimana. Questo correre verso il termine ha il sapore di un’attesa universale, ampia, che abbraccia tutto il corso della storia, e ci fa giungere fin dove già ci precede una schiera di santi e beati, conosciuti e sconosciuti, in attesa di vivere la piena e definitiva comunione con Dio.
Allora potremmo fermarci un attimo a riguardare al percorso che ci ha fatti giungere fino a qui, passando per quei “punti luminosi” segnati dall’Incarnazione che hanno illuminato la storia, e più da vicino, la nostra storia personale. Un intreccio pittoresco e variegato tra il Vangelo e la vita, passando per nodi e cambi di colore, in attesa di vedere rivelato tutto il disegno costruito insieme. Se i santi che ci precedono possono già godere di questo capolavoro, che per noi è ancora in fieri, allora affidiamoci alla loro preghiera e intercessione, in questa attesa universale, per trovarci pronti a un nuovo intreccio, che riparte ricordandoci sempre che Dio ci ama al punto da assumere tutta la nostra umanità.
Manuela Riondato
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