Editoriale | Gennaio 2024

Dalla parte della pace

Quando scoppia un conflitto armato che insanguina le strade e colpisce in modo indiscriminato uomini, donne e bambini, la domanda che viene posta è sempre la stessa: da che parte stare? A chi dare ragione? Chi giustificare e chi invece condannare? Quanto vale una vita umana quando è nata in un determinato paese, quando appartiene a una specifica etnia? Questo almeno per le guerre che ci vengono riproposte giorno dopo giorno dai media, che ci toccano di più. Poi esistono le guerre silenziose di chi scappa e non ha voce, e quelle nascoste dentro alle nostre famiglie. Eppure ogni volta sembra che non ci sia una via d’uscita: da una parte o dall’altra, siamo comunque in una posizione scomoda, che taglia ma non ricuce.
La pace, scriveva Giovanni XXIII nella Pacem in terris, è fondata nella verità, nella giustizia, nell’amore e nella libertà. Quattro parole che scardinano alla base qualsiasi tentativo di determinare “una parte”, se non quella della dignità dell’essere umano, chiunque esso sia. L’augurio per il nuovo anno è quello di riscoprire, a partire da noi, il desiderio della pace vera, che cerca la verità, che rispetta i diritti e si fa carico dei doveri, che riconosce anche per gli altri ciò che desideriamo per noi, che diventa responsabilità per tutti.

Manuela Riondato