Editoriale | Settembre 2022

A servizio della Chiesa

Con il battesimo ognuno di noi ha ricevuto un dono che solo il tempo e l’ascolto può scartare un po’ alla volta. La vita, nel suo incedere quotidiano, nel confrontarsi con la propria realtà, si colora di sfumature diverse dell’amore del Padre, regalando la possibilità di entrare sempre più nell’intimità con Gesù Cristo. Ecco che decidere, come san Matteo, di rispondere a una chiamata e di mettersi al seguito di Gesù, fa sì che la vita diventi vita cristiana, che il proprio stato di vita assuma i toni della vocazione, che ciò che il mondo vede come volontariato sia in realtà un servizio per la Chiesa e per il mondo.

È in questo che consiste un ministero: un compito che la Chiesa affida a uomini e donne che si mettono a servizio del Vangelo e dei fratelli, in modi diversi e in tempi diversi, lì dove una comunità vive, dove i poveri e gli ammalati chiamano, dove la sete di Dio anela ad abbeverarsi. Un servizio che non è solamente un “fare”, ma che coinvolge prima di tutto il proprio “essere”, che fa fiorire il proprio battesimo. La Chiesa riconosce ministeri diversi, a seconda delle necessità che la vita cristiana e l’evangelizzazione hanno presentato lungo la sua storia, e delle novità dell’oggi: è un servizio che si rinnova e trova nuove forme per portare in ogni tempo l’unico Vangelo.

Manuela Riondato