novembre 2025

IL GRANDE SALTO

di Elena Curnis

Cosa c’è dopo la vita? È una domanda che prima o poi ci sfiora tutti. A volte con timore, altre con nostalgia, altre ancora con quella sottile inquietudine che accompagna ciò che non possiamo controllare. Davanti al mistero della morte, oscilliamo tra paura e speranza, tra il desiderio di sapere e la fatica di credere.
Eppure la fede cristiana ci consegna un’immagine diversa della fine: non una caduta, ma un salto. Non un precipitare nel vuoto, ma un passaggio verso un oltre che ci accoglie. Credere nella resurrezione della carne significa affidarsi a una promessa: tutto ciò che siamo — corpo, anima, affetti, memoria — non si dissolve, ma viene trasformato, trasfigurato, compiuto in Dio.
L’immagine di copertina ce lo ricorda con forza: un uomo che salta, scavalcando una buca. È l’attimo sospeso in cui i piedi lasciano la terra, ma ancora non toccano l’altra parte. È l’istante della fede: quando non sappiamo dove metteremo i piedi, ma scegliamo di fidarci.
La morte — e ogni trasformazione della vita terrena — diventa allora un grande salto: non verso il nulla, ma verso le braccia di un Padre che ci attende. Raccogliti in preghiera e sussurra: “Signore, quando verrà il mio momento, aiutami a fidarmi di Te.” Poi torna alle tue faccende quotidiane e continua a vivere con questa certezza nel cuore: il salto più grande è sempre un incontro.

Invito all’ascolto novembre 2025
a cura di Jenny Bizzo
Giorgia, Gocce di memoria, Ladra di vento, Dischi di cioccolata, BMG, 2003. 
 

 

 

novembre 2025
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