aprile 2024

ABBRACCI GRATIS

Gli abbracci fanno bene al corpo e alla mente. Studi scientifici affermano che gli abbracci aumentano il senso di benessere, allontanano ansia e stress, abbassano la pressione e rafforzano il sistema immunitario. Con un abbraccio doniamo e riceviamo vicinanza, affetto e protezione.
Ti piacciono gli abbracci? Sembra incredibile, ma a volte gli abbracci possono infastidirci, insospettirci o persino farci paura. A volte, semplicemente non ce ne sentiamo degni. Molto dipende dal rapporto che abbiamo con la persona che ci abbraccia o dall’esperienza e dal significato che attribuiamo a questo gesto.
Vorrei che ci prendessimo un tempo per lasciarci guarire dalle parole di Gesù, meditando il vangelo di Luca 15,11-32. La storia probabilmente la conosciamo a memoria: un figlio si scoccia di stare a casa, di attenersi agli insegnamenti che ha ricevuto. Pensa che la vita di famiglia, fatta di lavoro, responsabilità e reciprocità nelle relazioni sia una palla al piede. Molto più facile chiedere in anticipo l’eredità, abbandonare il padre e godere i piaceri della vita senza rendere conto a nessuno. Ma la pacchia dura poco perché i soldi finiscono e il giovane si rende conto della miseria e della solitudine in cui sta sprofondando. Allora capisce che ha sbagliato, si mette l’orgoglio in tasca e, più per fame che per amore, torna a casa. A questo punto del racconto, il Signore ci sorprende e ci rivela il volto autentico dell’amore di Dio, Padre misericordioso, così diverso da quello dei suoi due figli: uno tutto centrato sul soddisfacimento del proprio piacere e dei propri bisogni individualistici, l’altro fondato rigidamente sul senso del dovere e della giustizia. L’amore del Padre sorprende, commuove e scandalizza: non è vincolante e lascia libero il figlio di allontanarsi e sbagliare; poi, quando lo vede tornare, ha compassione, gli corre incontro, lo abbraccia e lo bacia, senza lasciarlo nemmeno parlare, senza apporre alcuna condizione. Questo padre ha solamente a cuore la vita di suo figlio, il suo benessere ed è felice di riaverlo con sé. Fa una grande festa perché il figlio “era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”.
L’amore di Dio è così: completamente gratis, totalmente incondizionato. Non permettiamo alle nostre ferite e alle nostre proiezioni umane di privarci di questo abbraccio tutte le volte che ne sentiamo il bisogno. “Ora andate e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori” (Matteo 9,13).

Invito all’ascolto a cura di don Federico Giacomin 

Rinnovamento nello Spirito Santo, Abbracciami, Il canto del tuo popolo, 2013.  

aprile 2024
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