C’è una coppia anziana nel mio quartiere che vedo spesso passeggiare allegra mano nella mano, dopo circa 60 anni di matrimonio. Sembrano quasi una visione. Se gli si chiede quale sia il loro segreto si guardano, fanno spallucce e rispondono candidamente: “Ci vogliamo bene!”. Mi rendo conto che dentro quella frase, all’apparenza così banale, è racchiuso un mondo.  

All’origine di ogni rapporto d’amore c’è un incontro e poi una scelta condivisa: ci ameremo, qualsiasi cosa accada. Sono convinta che se l’amore fosse solo un sentimento, farebbe poca strada. Infatti, dietro la felicità di una coppia longeva (o di una comunità) ci sono anche milioni di atti di volontà, piccoli gesti e attenzioni quotidiane che hanno il buon sapore del Vangelo. Accoglienza, rispetto, fiducia, stima, tenerezza, dono di sé. Facile a dirsi, ma nella realtà tutti abbiamo un certo bagaglio di fragilità e di attaccamento ai vizi che rendono la faccenda decisamente più complicata. La relazione rischia di andare in corto circuito specialmente quando mancano la reciprocità e la capacità di mettersi nei panni dell’altro perché amare diventa pesante e perfino doloroso.  

Quando non si riesce più a camminare mano nella mano, per chi crede, diventa fondamentale allora rivolgere lo sguardo ai gesti e alle parole di Gesù nella sua Passione, quando ha continuato ad amare i suoi fino alla fine, pienamente consapevole delle loro debolezze. Il Signore ci ha rivelato la possibilità di un amore incondizionato, eroico e senza limiti. Solo la contemplazione di questo amore divino può guarire le ferite del cuore e renderlo capace di aprirsi  ogni giorno a chi abbiamo a fianco in famiglia, in comunità, ovunque. Allora sarà possibile ricominciare il cammino insieme ogni giorno, fino alla fine!  

Invito all’ascolto:
Franco Battiato. “La Cura”. Universal Music Italia Srl, 1996