Quel «Seguimi» risuona molto forte nella mia testa, mi appare quasi più perentorio di altre forme che si trovano nei vangeli. Non sembra che ci sia scampo da quella chiamata. Non si sa quando, ma Matteo prima o poi dovrà rispondere. Il discepolo però risponde subito senza tanti indugi e, penso io, anche con un po’ di curiosità.