Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta. Luca 16,20
Seduti attorno al tavolo della cucina per meditare il brano del Vangelo, in mezzo al nostro vorticoso “cose da fare”, ci siamo ritrovati a fissare la porta pensando a quante richieste di attenzione o desideri di ascolto da parte delle nostre figlie sono passate e passano dalla porta davanti a noi. Quella stessa porta che attraversiamo in velocità per tuffarci nei nostri impegni, nelle nostre attività e in un correre dove a volte il “cosa fare” nasconde il “chi ci attende”.












