Il brano evangelico che la liturgia di oggi ci propone viene detto “sommario”, perché l’evangelista, con poche parole, riassume una lunga serie di situazioni che si ripetono di continuo ovunque Gesù si rechi. Poche parole che celano decine, forse centinaia di incontri tra Gesù e innumerevoli casi di sofferenza, malattia, abbandono, prigionia del corpo e dell’anima, isolamento dal proprio villaggio, dalla famiglia, stigmatizzazione religiosa e sociale.