La lunga narrazione del Vangelo di Luca, che racconta della passione e morte di Gesù Cristo, si sofferma su particolari toccanti: penso alle donne che si battono il petto e si lamentano, al perdono di Gesù sulla croce, al malfattore cui è promesso di entrare con Gesù stesso nel paradiso. Un susseguirsi di scene di fronte alle quali non si può che rimanere in silenzio a contemplare, cioè ad «attrarre qualcosa nel proprio orizzonte», come suggerisce l’etimologia del termine.