Paragono lo stato odierno mio e della parrocchia di cui faccio parte, a quello della prima comunità dopo la morte di Cristo. La pandemia ha fatto emergere la precarietà che già era presente in noi e, come allora, i discepoli confusi e avviliti si erano chiusi tra di loro, e molti scoraggiati e delusi se ne erano andati, così oggi si vive con difficoltà la vita comunitaria.