Editoriale | Dicembre 2025
Avvento come esercizio di speranza
La speranza cristiana è ancorata alla risurrezione di Cristo, “filtro” attraverso il quale siamo chiamati a guardare al mondo e alla storia. Questo non deve far pensare però a qualcosa di “altro” rispetto alle vicende della vita: l’Avvento, in particolare, ci aiuta a mettere a fuoco con una buona dose di realismo l’atteggiamento che la speranza cristiana ci fa assumere. Questo tempo di attesa e di preparazione ha un duplice sguardo, al passato (la nascita di Gesù), che si riflette continuamente nel presente, e al futuro – quella venuta definita di Cristo, che sarà anche la nostra risurrezione. È per quel futuro che la speranza cristiana ci fa stare con i piedi per terra: ci fa guardare alle nostre occupazioni, a ciò che possediamo, al mondo in cui viviamo con lo sguardo di chi sa che tutto passa, ma ciò che rimane, alla fine di tutto, è il nostro essere in relazione a Cristo e al suo amore. Un amore che ci apre alla relazione con gli altri e che dà senso alla nostra vita.
Da qui l’atteggiamento della vigilanza, ovvero dello “svegliarsi” dal sonno spirituale in cui la quotidianità caotica può indurci, e nello stesso tempo perseverare in questa condizione di attesa operosa, attenta, con lo sguardo orientato verso quel Cristo che si presenta a noi in veste di bambino.
Manuela Riondato
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