Editoriale | Novembre 2025

Il linguaggio giraffa

Nei momenti di maggiore tensione la gentilezza rivela la sua forza: Marshall Rosenberg, psicologo statunitense, è uno dei teorici del linguaggio (o comunicazione) non violenta, un approccio che promuove l’empatia, l’ascolto e la comprensione tra le persone e che mira a creare relazioni armoniose e costruttive. Per esplicitare il suo modello comunicativo associa a due animali i due tipi di comunicazione che si contrappongono: giraffa e sciacallo. É interessante capire perché sceglie la giraffa: fra i mammiferi è quello che ha il cuore più grande, grazie al suo collo lungo può vedere lontano e inoltre è erbivoro, quindi non uccide altri animali. La giraffa è quindi, in maniera simbolica, l’animale che ci insegna l’empatia (per il cuore grande) e la lungimiranza (il collo lungo). La gentilezza, l’empatia, hanno un potere trasformativo: un piccolo gesto, un sorriso, una parola detta con rispetto, un grazie possono cambiare la giornata di qualcuno, persino la propria. Cìè una frase attribuita ad Anne Herbert, che si legge spesso nel web e che è diventata lo slogan della giornata mondiale della gentilezza (13 novembre) che dice: «Pratica la gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso». Alla fine essere gentili, senza aspettarsi nulla in cambio, crea una positiva reazione a catena… senza grandi sforzi. Proviamoci! Non costa nulla e ci rende anche più lungimiranti nel costruire relazioni. 

Lodovica Vendemiati