Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò. Marco 1,41
Chi ha avuto l’esperienza di una seria malattia sa che per quanto si possa essere circondati dall’affetto di familiari e amici nei momenti più difficili si è comunque soli, chiamati a lottare con tutto il coraggio di cui si è dotati, e una malattia ripugnante come la lebbra costringe chi ne è affetto a coprire il volto, a nascondersi, ma soprattutto a isolarsi, a vivere in solitudine la propria sofferenza.